Violazione del copyright sul web: come difendersi?

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Il web è un vastissimo contenitore di risorse, fatto di testi, immagini, disegni , video e molto altro. Queste risorse non vengono solo lette, scaricate e usate per fini personali, spesso vengono anche copiate, riprodotte e incollate su risorse altrui e senza la debita autorizzazione dell’autore o degli autori.

Quando questo accade si parla di violazione del copyright o del diritto d’autore. Questo diritto, in Italia, è garantito e tutelato da una legge del 1941, ma quando tale diritto viene violato sul web come ci si può difendere? Intanto non è sempre facile riuscire a far valere le proprie legittime pretese circa la paternità di un’opera trafugata con il web.

Molti contenuti vengono, infatti, pubblicati su siti che vengono definiti di pubblico dominio, con licenze di attribuzione non commerciale e simili. I contenuti e le altre risorse possono anche essere creati da autori che li hanno ceduti ai proprietari di siti che a loro volta possono farne quello che vogliono: pubblicarli su siti amici o ad essi collegati, rivenderli.

Insomma, l’ampia visibilità data dai collegamenti ipertestuali del web ha lasciato ampio spazio alla sistematica e reiterata violazione del copyright. La prima cosa da fare per garantire la paternità di un’opera è inserire sul proprio sito la citazione del copyright e le note legali in cui si specifica che la riproduzione totale o parziale del contenuto è soggetta ad autorizzazione scritta da parte del legittimo proprietario.

Quando il contenuto copiato è stato, invece, redatto da un autore che lo ha ceduto a un altro sito, bisogna accertarsi che lo stesso non lo abbia a sua volta ceduto ad altri, se ciò non è accaduto, si deve contattare il portale che ha usato illecitamente il contenuto per chiedere la citazione della fonte o la rimozione del testo.

Quando le possibilità di contatto con gli “autori” della violazione non sono possibili, si può contattare il centro di assistenza webmaster di Google per chiedere la rimozione del contenuto duplicato dall’indice delle Serp. Nonostante l’introduzione dei nuovi algoritmi, infatti, i contenuti copiati e incollati vengono facilmente indicizzati.

La richiesta della segnalazione di contenuti duplicati è abbastanza complessa, perché il motore chiede non solo di compilare un modulo con la segnalazione, ma anche di apporre una firma digitale e di rilasciare delle dichiarazioni giurate in cui si attesta di essere i veri autori dell’opera riprodotta.

In pratica, sul web, se è facile copiare e riprodurre impunemente delle risorse, è un po’ più difficile far valere le proprie ragioni per via delle implicazioni di natura penale che la stessa violazione comporta.

Sul web bisogna anche dimostrare che chi ha violato il copyright non fosse in buona fede, perché se ha copiato in buona fede, il povero titolare dei diritti d’autore potrebbe a sua volta essere condannato a risarcire il copiante.

E’ accaduto in America, dove chi sosteneva l’accusa di violazione del copyright è stato condannato dal giudice a pagare i danni all’accusato. Speriamo che Internet, anche se più democratico della vita reale, non diventi però la solita alcova dei furbi e dei soliti “c……..i e mazziati”.

Fonte immagine: tomshw.it

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