Riforma Ordine dei Giornalisti: aggiornamenti

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Negli ultimi mesi sono circolate notizie allarmistiche sul futuro dei giornalisti, specie dopo l’approvazione della Riforma che entrerà in vigore dal prossimo 13 agosto 2012.

Abbiamo parlato della Riforma in un precedente post, ma abbiamo preferito approfondire ulteriormente la notizia per capire quanto effettivamente ci fosse di vero nelle notizie allarmastiche che sono circolate con insistenza dallo scorso dicembre ad oggi.

La Riforma, come già detto, prevede un percorso unico per giornalisti professionisti e pubblicisti: i primi svolgono la professione in via esclusiva ( spesso nelle redazioni delle testate giornalistiche e con regolare busta paga) i secondi in abbinamento ad altre professioni ( spesso come freelance o esterni alle redazioni).

Se con la vecchia legge i pubblicisti potevano iscriversi all’Albo dopo aver dimostrato due anni di collaborazioni retribuite con una testata, dal 13 agosto in poi potranno farlo solo dopo aver conseguito la laurea, un tirocinio di 18 mesi ( il cui percorso sarà deciso dall’Ordine dei Giornalisti) e aver superato l’esame di Stato.

Coloro che risultano iscritti all’Albo con le vecchie norme, continueranno a restare iscritti. Nel frattempo, alcuni Ordini stanno iniziando a effettuare la revisione dell’Albo dei pubblicisti per cancellare coloro che non svolgono attività giornalistica retribuita da due o più anni.

Per i colleghi che si trovano in questa situazione il consiglio è di continuare a svolgere collaborazioni retribuite, sia con testate giornalistiche che con siti web e blog, in modo da dimostrare di lavorare con continuità.

Non sparirà dunque l’Albo dei Giornalisti, e non spariranno i pubblicisti e tutti coloro che sono riusciti a iscriversi con le precedenti regole.

Chi scriverà articoli per siti web e blog in qualità di blogger o web writer, anche senza essere iscritto all’Albo, non sarà accusato di esercizio abusivo della professione, come erroneamente si era creduto dopo l’approvazione della Riforma, ma potrà continuare a svolgere liberamente la propria professione rientrando nella semplice definizione di “libero professionista”.

Tutte le libere professioni, sia quelle regolamentate ( con iscrizione ad un albo professionale), sia quelle non regolamentate, cioè senza iscrizione a un albo, sono tutelate dalla Costituzione italiana, ma era opportuno tornare sull’argomento per fare chiarezza e dissipare una volta per tutte i tanti dubbi che hanno accompagnato la discussa Riforma dell’Ordine dei Giornalisti.

Fonte immagine: cronacaeattualita.blogosfere.it

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