
L’ inversione di tendenza si evince dai dati di una recente indagine compiuta dal Censis, secondo cui resta molto alta la fiducia delle famiglie nell’investimento immobiliare, per il 2010 è previsto un leggero aumento delle vendite pari al +3,4%. Secondo la ricerca l’ investimento in un immobile è considerato dalla maggior parte degli italiani un buon investimento dove impiegare i propri risparmi.Il 22,7% degli italiani ritiene che il mattone sia l’ investimento giusto mentre il 21,8% pensa che i risparmi debbano restare sul conto corrente e l’8,5% che giudica giusto acquistare azioni e quote di fondi di investimento. Il 39,7% ha dichiarato di non avere risparmi. Le famiglie più convinte dal mattone sono quelle in cui la persona di riferimento ha un’età comresa tra 45 e 54 anni.
Mentre il punto centrale restano i prezzi, visto che l’analisi ha evidenziato che alla crisi non è corrisposto un calo dei prezzi delle abitazioni.
Secondo Giuseppe Roma, direttore generale del Censis: “Il comparto edilizio-immobiliare ha dimostrato una eccezionale solidità ma ora non basta più. Non può perdere l’enorme disponibilità di risorse dei risparmiatori. Gli italiani vorrebbero investire in immobili, ma la tassazione è ingiusta ed elevata, e i prodotti edilizi su piazza non sono coerenti. Così molti italiani decidono di comprare in Francia monolocali di 20 o 30 mq che rendono più del 5%. Nessun investimento finanziario garantisce oggi tassi del genere”.