Come farsi pagare di più in tempi di crisi

0
243

In tempi di crisi è già difficile trovare un lavoro, figuriamoci riuscire a farsi pagare di più quando un lavoro lo si ha già. Tuttavia, un equo compenso per l’attività svolta è il presupposto essenziale per mantenere un tenore di vita dignitoso e per ottenere un adeguato riconoscimento dei propri meriti professionali.

Questo concetto non dovrebbe mai essere dimenticato, né dai lavoratori autonomi e nemmeno dai dipendenti. Con la carenza di liquidità, i datori di lavoro tendono a pagare sempre meno i loro collaboratori o sottoposti, ma la paura di perdere quel poco che offrono  non deve costringere ad accettare compensi irrisori.

Il fenomeno dei compensi irrisori è molto frequente nelle professioni intellettuali e nelle nuove professioni del web, dove, con la scusa della gratuità di Internet, si offrono pagamenti che sconfinano più nel lavoro gratuito che in qualcos’altro. Nonostante tutto, anche in questo quadro piuttosto scoraggiante esiste sempre qualcuno che riesce a farsi pagare di più per il proprio lavoro.

Come fa? Non certo perché è un raccomandato, ma perché possiede ottime capacità di persuasione e un’adeguata conoscenza delle proprie abilità. Per riuscire a farsi pagare di più bisogna curare moltissimo la propria immagine professionale, mostrando lavori già svolti magari in maniera eccellente ed appetibili per il nuovo datore di lavoro.

Se quest’ultimo esita sulla volontà di pagare bene, bisogna ricorrere a tutte le proprie doti di persuasione, convincendolo  che la spesa in più di oggi si trasformerà in un risparmio di domani.

Basta citare il classico esempio dei vestiti di scarsa qualità: se si spende poco si finisce per usarli anche poco, mentre se si spende tanto, quegli stessi vestiti dureranno a lungo permettendo di ammortizzare il costo della spesa iniziale.

Le possibilità di farsi pagare di più scattano anche quando ci si rivolge a un settore di nicchia, cioè a un settore caratterizzato da un target ad alto reddito che non bada a spese pur di ottenere delle prestazioni professionali ottime.

Il mercato italiano, in tal senso, si presenta piuttosto ostico: non è così per quello estero, dove anche con la crisi, esiste da sempre la cultura dell’adeguata remunerazione del lavoro.

Fonte immagine: it.123rf.com

Lascia un commento