Il tatuatore e il piercer sono degli abili artigiani del corpo in grado di creare disegni indelebili sulla pelle ( tatuaggi) o di collocarvi degli anelli di diversa forma ( piercing). Una volta, per diventare tatuatore o piercer bastavano solo un po’ di creatività, di talento e i locali dove poter esercitare l’attività.
Oggi le regole sono cambiate e per svolgere l’attività di tatuatore o piercer è necessario ottenere una qualifica professionale e ricevere l’idoneità igienico sanitaria della Ausl. La qualifica professionale si ottiene dopo aver frequentato un corso di formazione con esame finale, organizzato dalla Regione.
In questo corso, a lezioni teorico pratiche, si impareranno non solo tutte le tecniche del mestiere, ma anche tutte le regole sanitarie e igieniche per svolgerlo in sicurezza e per tutelare la salute dei clienti.
Dopo aver ottenuto l’attestato o diploma di qualifica si dovrà presentare un’istanza all’Ufficio igiene e sanità pubblica della Ausl della provincia in cui si intende avviare l’attività, per ottenere l’idoneità igienico sanitaria dei locali. L’idoneità si ottiene se i locali rispondono esattamente alle linee guida nazionali e regionali in materia di sanità pubblica, quindi stanze di una certa dimensione, sale d’aspetto separate dalla sala per le prestazioni, strumentazione monouso e ambienti perfettamente sterilizzati.
I tatuatori, i piercer e tutti gli operatori che operano all’interno dell’attività devono anche vaccinarsi contro l’epatite. Ottenuto il possesso di tutti i requisiti previsti per legge, si potrà presentare una Denuncia di inizio attività ( Dia) al SUAP ( Sportello Unico Attività Produttive) del Comune dove l’attività stessa avrà sede. Non tutte le Regioni fanno in tempo a organizzare i corsi per tatuatori. In questo caso, nella DIA si dovrà indicare l’impegno a frequentare il corso di formazione obbligatorio nel momento in cui verrà organizzato dalla Regione di riferimento.
Fonte immagine: irispiercing.it