Vivere e lavorare a Barcellona: la mia esperienza

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lavoro barcellonaQuando sono arrivato l’anno scorso a Barcellona non sapevo ancora quanto mi sarei fermato. L’idea era quella di partire, cercare una sistemazione e vedere come sarebbero andate le cose. Dato che non avevo nessun contatto nella città, ho dovuto provvedere da casa ad assicurarmi un tetto per i primi giorni, dato che non mi fidavo ad affittare un appartamento alla cieca.

Dopo aver trovato con Venere un hotel a Barcellona ho effettuato la prenotazione del volo, messo insieme un po’ di effetti personali ed è stato quindi il momento di salutare il suolo italico e partire alla volta della grande avventura. Dopo circa una settimana di soggiorno sono riuscito a trovarmi un posto in un appartamento nel quartiere del Raval e non mi sono più guardato indietro.

All’inizio continuavo a guardarmi in giro ed esplorare la città, ancora piuttosto nuova per me che ci ero stato una volta sola. Superati la fase strettamente turistica, avendo visitato tutti i luoghi più famosi ed aver assorbito l’atmosfera delle feste di strada (i famosi “botellon”), mi sono messo alla ricerca di un lavoro.

Devo dire che inizialmente non è stato affatto facile, dato che non conoscendo il catalano ho avuto qualche difficoltà ad aspirare a lavori particolarmente gratificanti – insomma, mi si prospettava una carriera da lavapiatti.

Ma ho tenuto duro, stretto i denti e la cinghia e alla fine sono riuscito a trovare un impiego più che decente, essendomi anche dato da fare per ampliare le mie conoscenze di castigliano (che parlavo già abbastanza bene) e soprattutto catalano, che a Barcellona gioca un ruolo molto più importante di quello che possiamo pensare.

Un’esperienza che continua tuttora e della quale non mi sono pentito nemmeno per un minuto!

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