Trovare lavoro con la meritocrazia

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Meritocrazia. Una parola stupenda di cui ormai si sente parlare solo per puri scopi di retorica o di denuncia. Nel mondo del lavoro la meritocrazia dovrebbe essere il requisito essenziale, ma non in Italia purtroppo, dove questa è surclassata da requisiti un po’ meno meritori, come le appartenenze, la famiglia d’origine, l’affiliazione a lobby più o meno potenti e influenti.

Con questi “ cattivi” requisiti anche un perfetto idiota può aspirare a posizioni di prestigio, creando un danno irreparabile non solo a chi avrebbe davvero meritato quella posizione, ma a tutta la società e all’intero sistema economico.

Forse non ci si rende conto del rischio che si corre ad assumere persone non per merito, ma per motivi clientelari. Pensiamo ad esempio a un medico, se questo non è preparato, si corre il rischio di non curare bene il paziente, o peggio, di farlo morire.

Trovare lavoro con la meritocrazia, cioè solo in base alle proprie competenze ed esperienze, è fondamentale e non bisogna avere paura di denunciare casi di assunzioni sospette, specie nel settore pubblico.

Ma la denuncia va fatta anche per il settore privato e se su questo fronte prevale sempre e comunque la volontà dell’imprenditore o del selezionatore, non bisogna aver paura di abbinare al merito e al proprio talento, anche la capacità di sapersi relazionare, di farsi conoscere o di farsi mettere alla prova.

Anche questi requisiti possono fare da ottimo corollario al merito e permettere di trovare lavoro solo sulla base delle competenze maturate e dimostrate.

Fonte immagine: terrabattuta.blogspot.com

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