Secondo quanto rilevato dalla Uil sembra proprio che il 2010 sia stato disastroso dal punto di vista dell’ occupazione e non solo perchè la disoccupazione viaggia sui massimi ma anche perchè i pochi contratti sottoscritti la maggior parte sono precari.
Secondo il rapporto Uil tra l’inizio del 2008 e la prima metà del 2010 sono stati sottoscritti, in Italia, oltre 27 milioni di contratti di lavoro che nel 73,4% dei casi è un contratto di lavoro precario. La Uil ha spiegato che il numero dei contratti attivati risulta alto solo perchè alcuni lavoratori possono avere più contratti in un anno, aluni anche 5. Durante questa crisi eonomica sono andati molto “di moda” i contratti di lavoro precari e negli ultimi 30 mesi i rapporti di lavoro cessati sono stati 24,5 milioni di cui 34% attivati nel Mezzogiorno.
Guglielmo Loy segretario confederale, ha spiegato: “Nel 2008 i rapporti di lavoro attivati sono stati oltre 13,1 milioni (il 48,5% al femminile), nel 2009 sono stati 9,4 milioni, equamente distribuiti tra i generi, mentre nel primo semestre 2010 sono stati 5 milioni, di cui il 48,2% donne. Del totale dei rapporti attivati in questi 30 mesi, nel Mezzogiorno l’incidenza è stata del 34%.
