La crisi economica ed occupazionale continua a colpire duramente alcune aree del Sud Italia.
Succede anche a Caltagirone, in provincia di Catania, città della ceramica e dei presepi, in cui si assiste al dramma del personale di una casa di riposo di proprietà regionale, senza stipendio da ben 33 mesi.
Il dramma occupazionale di questi lavoratori è iniziato più di due anni fa , quando a causa dell’elevato indebitamento della struttura, non è stato più possibile pagare gli stipendi.
Il personale della casa di riposo “ Santa Maria di Gesù” è attualmente composto da 13 operatori a tempo indeterminato e da 35 a tempo determinato che proprio domani entreranno in sciopero per far puntare i riflettori dell’opinione pubblica su una vertenza drammatica che si trascina ormai da parecchio tempo.
E sempre per domani il Comune di Caltagirone ha convocato una seduta straordinaria del consiglio comunale finalizzata a trovare delle soluzioni che scongiurino la chiusura della casa di riposo con il rischio di aumentare il livello di disoccupati della città, ma anche di abbassare il livello di assistenza per gli ospiti della struttura che sono anziani bisognosi di cure ed affetto.
Intanto, per gennaio 2011, cioè tra poco più di un mese, si prevede l’avvio di 8 cantieri di lavoro per la sistemazione di alcune strade e l’abbattimento di barriere architettoniche.
I cantieri dovrebbero impiegare 8 operai qualificati, otto istruttori ed altrettanti direttori dei lavori a fronte di un finanziamento previsto di 800 mila euro.
Insomma a Caltagirone si vive un momento difficile fatto di luci ed ombre, nella speranza di un futuro che possa dare occupazione e retribuzione a chi non ce le ha da tempo o non le ha mai avute.
Fonte immagine: fotografieitalia.it
