Fronteggiare la disoccupazione nella coppia

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Oggi, tra contratti precari e licenziamenti di massa, non è raro assistere a coppie in cui il lavoro manca per entrambi. Se lui e lei restano senza lavoro per un periodo più o meno lungo, si rischia di sprofondare in una condizione di vita piuttosto drammatica, specie se ci sono già dei figli.

Eppure anche in questo dramma ( non augurabile a nessuno) bisogna studiare delle soluzioni e assumere degli atteggiamenti combattivi e propositivi che possano far superare il problema fin dall’inizio.

Se voi e vostra moglie o la vostra compagna vi ritrovate da un giorno all’altro senza lavoro, dovete anzitutto evitare sentimenti negativi e contrastanti l’uno verso l’altra. Scatenare un conflitto all’interno della coppia rischia, infatti, di far fallire anche la vostra unione aggiungendo un dramma a un altro dramma. Anche nella disoccupazione, la coppia deve fare fronte comune e imparare a sfruttare le proprie potenzialità e risorse interiori. Nel caso abbiate diritto alla disoccupazione, usate questo periodo per recuperare le forze e studiare nuove soluzioni lavorative.

Nel caso abbiate lavorato precariamente e non abbiate alcun ammortizzatore sociale, cercate di non isolarvi e di non aver paura a chiedere aiuto ai vostri familiari o amici. Per avere disponibilità economiche immediate iniziate a vendere oggetti che non usate ( anche preziosi) per tamponare le spese immediate delle bollette o dell’affitto.

Non abbiate timore di rivolgervi ad associazioni ( Caritas, ecc.) della vostra zona che possono aiutarvi nelle forniture di cibo. Naturalmente bisogna rimettersi in carreggiata con il lavoro: se abitate in zone di confine, iscrivetevi negli uffici di collocamento della vicina Svizzera italiana, dove operano dei consulenti che si occupano del collocamento lavorativo degli iscritti in base alle loro conoscenze e competenze.

Se conoscete bene le lingue, avete da parte delle disponibilità economiche e non riuscite in alcun modo a ricollocarvi in Italia, pensate anche a trasferirvi all’estero. Reagire alla disoccupazione può rappresentare non solo un dramma, ma anche un trampolino di lancio verso il cambiamento, auspicando naturalmente che le istituzioni si impegnino a mettere fine alle condizioni che generano mancanza di lavoro e di prospettive per i propri cittadini.

Fonte immagine: vitadicoppia.blogosfere.it

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