Disoccupati a rischio depressione

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Sacrificare per anni la propria famiglia, il tempo libero, per essere sempre disponibili per il lavoro, convinti di fare parte di una squadra, di essere indispensabili al capo. Poi, un giorno, la doccia fredda: “Abbiamo deciso di ridimensionare il personale, non ci serve più il tuo aiuto.” E ritrovarsi con quelle ore vuote, lunghe, interminabili.

Avere la speranza che magari quegli anni non siano passati invano e con le competenze acquisite tu possa trovare presto un nuovo lavoro, magari migliore del precedente. Ma se le risposte tardano ad arrivare ecco che può farsi strada la depressione: i sintomi più comuni sono insonnia, senso di insicurezza, ansia, senso di colpa e vergogna.

La perdita del posto di lavoro è vissuta come un lutto.
Si perde la propria identità e la sensazione di non poter più provvedere al sostentamento della propria famiglia, oppure per i più giovani  dover tornare a dipendere dai propri genitori, può portare a un forte stato di frustrazione che nei casi più gravi può sfociare in comportamenti autodistruttivi quali l’abuso di alcool o droghe per non parlare del suicidio.

Se vi riconoscete in questi sintomi o un vostro conoscente ne è  affetto, il consiglio è di rivolgersi al più presto ad  uno specialista che può prescrivere le cure più adeguate.

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