Uno dei temi caldi e centrali della lettera del premier, Silvio Berlusconi, ai colleghi europei è proprio il licenziamento dei dipendenti per cause economiche.
Tanto è bastato per i sindacati per muoversi in tenuta anti sommossa visto che, soprattutto secondo la Camusso, si tratta di un vero e proprio assalto all’ articolo 18. Niente più licenziamenti difficili? Sarà possibile, se la legge diventerà tale, avvalersi del licenziamenti economici proprio come un tipico regime all’ anglosassone in cui è possibile allontanare un dipendente senza molte complicazioni soprattutto se l’ azienda versa in condizioni economiche difficili.
Berlusconi ha promesso che la riforma sarà attuata entro il maggio 2012 anche se bisognerà fare i conti con la precarietà della maggioranza e soprattutto con i sindacati confederali già sul piede di guerra pronti a scioperi e manifestazioni. A questo si aggiungerà poi la mobilità obbligatoria dei dipendenti pubblici, la «messa a disposizione» che permetteranno di chiudere e accorpare uffici, e spostare il personale anche in altri uffici, anche in città diverse e che non ccetterà perderà il posto.