Dopo quarant’ anni dalla sua entrata in vigore il governo vuole cambare lo Statuto dei lavoratori.
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha confermato che il governo intende mettere mano allo Statuto e che lo farà in tempi rapidi, quasi sicuramente nei prossimi giorni arriverà il Piano triennale per il lavoro che sarà seguito da un disegno di legge delega sullo “Statuto dei lavori”. Il progetto porta la firma di Sacconi ed è articolato su due livelli: riconoscimento dei diritti di tutti i lavoratori indipendentemente dalle dimensioni aziendali e dal tipo di contratto e un sistema di tutele variabili ina base al settore di appartenenza, del territorio e della stessa impresa.
Il segretario generale della Cgil, Epifani, ha già gridato “Un attacco alla Costituzione”, mentre la Cisl, con Raffaele Bonanni, ha preso le distanze “Il governo dovrebbe occuparsi d’altro in questo momento. C’è altro da fare adesso piuttosto che aprire spaccature o creare altre difficoltà”, parole che trovano la condivisione di Angeletti, Uil. Critiche anche dall’ opposizione.
