Torniamo a parlare di pensioni perchè, dopo la giornata intensa di ieri, le idee sembrano essere più chiare o almeno sembra essere confermata l’ introduzione del contributivo per tutti.
L’ introduzione riguarderà anche parlamentari e alte cariche dello Stato per permettere l’armonizzazione di tutte le aliquote contributive in modo tale che, in modo progressivo, si scendi al 28-29% per tutto il mondo del lavoro. L’ età minima però quale sarà? Il nodo da sciogliere è proprio questo visto che si pensa di scegliere i 62 o i 63 anni di età per avere il nuovo sistema flessibile di uscite. La discussione sarà avviata nel Consiglio dei ministri di lunedì ma accelerare la transizione del sistema previdenziale sembra sia una delle priorità di questo governo tecnico.
Tenendo conto delle proposte presenti sul tavolo la strada più certa potrebbe essere quella di porre il regime minimo a 62-63 anni e il massimo tra i 67 e i 70 anni, con un incentivo per i pensionati con più di 66 anni.
