Occupazione femminile, le donne rinunciano al lavoro per la cura dei figli

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L’ occupazione femminile continua ad essere una sorta di piaga sociale. Per una famiglia, soprattutto con figli a carico, uno stipendio non basta più ma come fare se le donne devono rinunciare al lavoro per prendersi cura dei propri figli?

Le donne continuano ad avere il “monopolio” per la cura dei figli, soprattutto in tenerissima età, e così la vita lavorativa passa necessariamente in secondo piano rispetto alla vita di madre. Se quello che pensate non è abbastanza sappiate che ora sono disponibili anche i dati di uno studio Istat focalizzato su “La conciliazione tra lavoro e famiglia” che, ancora una volta, mette in luce la difficoltà tutta femminle di mettere insieme le due cose.

Anche in questo caso sono presenti delle differenze soprattutto dalle donne che lavoro a tempo pieno con quelle part time ma anche tra Nord e Sud. In particolare, nel Mezzogiorno e nelle Isole le madri ch lavorano sono il 34,6% mentre al Nord sono quasi il doppio, il 68,8%. Sono oltre 700mila le donne che hanno lasciato il lavoro, anche momentaneamente, per occuparsi dei figli per almeno un mese dopo la loro nascita, per un totale del 37,5% delle madri occupate.

 

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