Questa volta è passata in sordina, dopo l’ ennesima fiducia chiesta dal Governo alla Camera, la Legge di stabilità per il prossimo triennio.
Approvata all’ unanimità, la nuova legge prevede enormi tagli al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che dovranno accontentarsi di 300 milioni di euro anzichè di 540. La novella Finanziaria è arrivata anche a dare man forte al Ministero dello Sviluppo Economico che ha ottenuto nuove risorse per la banda larga con i fondi della Cassa Depositi e Prestiti (CdP) e al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha ottenuto 300 milioni di euro immediatamente spendibili e 500 milioni di fondi FAS per la prevenzione del dissesto idrogeologico.
E’ andata bene anche al ministero dei Beni Culturali con l’ arrivo di circa 700 milioni di euro e lo sblocco di 170 assunzioni al Mibac.
Il risvolto della medaglia ci porta con i piedi per terra e in particolare ad un taglio di circa 6 miliardi di Euro, tra cui solo 1 per il Ministero della Salute, due milioni solo per le spese di vitto per il comparto Sicurezza e un dimezzamento delle spese per la diplomazia, di Inps e Inpdap. Salvi i buoni pasto per i dipendenti statali che lavorano meno di 8 ore mentre 4.800 milioni di euro arriveranno a sostegno degli interventi volti alla detassazione dei salari di produttività.
