Lavoro, addio orario fisso: non si valuta il tempo, ma l’efficienza

0
1613
Lavoro-addio-orario-fisso

Con l’avvento del Coronavirus e il conseguente lockdown, il mondo del lavoro è stato totalmente stravolto. Per adattarsi a questa emergenza è stato introdotto lo smart working che ha rivoluzionato anche l’idea del lavoro in ufficio. Da questa esperienza è iniziata a prendere forma una nuova idea che vedrebbe abolito l’orario fisso, a favore di più flessibilità.

LAVORO, ADDIO ORARIO FISSO

Con l’arrivo dello smart working, sono state stravolte le abitudini di tutti gli italiani. Se prima il lavoro si svolgeva in un ufficio in cui dovevano essere rispettati gli orari, ora è tutto cambiato. Non è più il dipendente a doversi adattare al lavoro, ma è quest’ultimo a dover adattarsi alla quotidianità del lavoratore.

Dopo questa esperienza, vedendo i risultati riscontrati con questa modalità di lavoro a distanza, molti Paesi hanno deciso di abbracciarne le caratteristiche. È stato quindi abolito l’orario fisso, optando per uno più flessibile. Da ciò, quindi, il dipendente verrà valutato sulla sua efficienza e non più sulle ore trascorse a lavoro.

Secondo un’analisi condotta da Adecco su un campione di ottomila persone, si è potuto appurare come stia man mano svanendo il tradizionale lavoro fisso. Si è infatti notato come un gran numero di dipendenti si sia adattato in fretta allo smart working. Ad accorgersene sono stati anche gli stessi dirigenti (il 74%), quest’ultimi starebbero meditando di optare verso un nuovo metodo di valutazione.

VALUTAZIONE DELL’EFFICIENZA

Ad applicare queste novità è stato anche il fondatore dell’impero Virgin, Richard Brason. L’imprenditore ha infatti abolito l’orario di lavoro nelle sedi di Regno Unito e Stati Uniti. Riguardo ciò, Brason ha dichiarato: “Contano i risultati, non le ore che passi in ufficio […]. I dipendenti potranno assentarsi per un’ora, una settimana o un mese senza che nessuno gli faccia domande, perché una persona felice, lavora meglio”.

Optando quindi a questa modalità, verrebbero aboliti anche i congedi, i permessi e i weekend. In questo modo il lavoratore verrà valutato per la sua efficienza, sul rispetto dei tempi e sulla qualità che saprà assicurare.