Lavorare come commercialista

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commercialistaIl commercialista è l’esperto che si occupa della contabilità di un’azienda. In realtà le sue competenze sono molteplici e spaziano dalla consulenza ed assistenza fiscale e tributaria, a quella prettamente aziendale relativa alla pianificazione finanziaria, alla gestione dei costi del personale, alla consulenza sui finanziamenti ottenibili a  favore dell’impresa.

Il commercialista può essere anche sindaco di società di capitali. Le sue competenze riguardano, infatti, anche il diritto societario ed è sempre  questo professionista che si occupa della redazione del bilancio aziendale. Può anche assumere il ruolo di curatore fallimentare e di conciliatore nelle controversie extragiudiziali.

Con l’approvazione del decreto Milleproroghe inoltre, dal prossimo 20 marzo, la conciliazione e la mediazione diventano obbligatorie per tutta una serie di materie, da cui restano escluse, perché rinviate all’anno prossimo, le liti condominiali e gli incidenti stradali. Il lavoro del commercialista è disciplinato dalla legge 139/2005 che istituisce l’Albo Unificato.

Alla sezione A possono iscriversi i laureati specialistici e magistrali delle classi economiche ed aziendali, che assumeranno la qualifica di Dottore Commercialista. Alla sezione B dell’Albo possono iscriversi coloro in possesso del diploma di laurea nelle materie simili alle precedenti ( laurea breve o triennale) che assumeranno la qualifica di Esperto Contabile.

In questo Albo sono confluiti anche gli ex Ragionieri e Periti Commerciali che si erano abilitati con il tirocinio, prima della riforma. Il tirocinio triennale è ancora oggi obbligatorio ai fini dell’ammissione all’esame di Stato per l’iscrizione all’Albo.

Fonte immagine: lastampa.it

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