Investire nelle materie prime

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uovo-di-pasquaGli aumenti dei prezzi di molti prodotti di uso comune sono dovuti all’esponenziale aumento del costo delle materie prime utilizzate per realizzarle.

Secondo uno studio di Confartigianato, infatti, le prossime uova di Pasqua costeranno molto di più del solito per via dell’aumento del prezzo del cacao che ha subìto un incremento  pari al 150%.

Questo fa capire che se i consumatori perderanno qualche euro in più dal loro portafogli, gli investitori ne guadagneranno altrettanti e forse, anche in misura maggiore. Anche le materie prime possono essere, infatti, una scelta di investimento. Per investire nelle materie prime esistono diverse soluzioni.

Iniziamo dalle più semplici: comprare i titoli delle società quotate in Borsa o partecipare al capitale delle stesse. Comprare le azioni è una procedura molto semplice perché anche rivolgendosi alla propria banca di fiducia verranno presentate offerte di acquisto di azioni di società che producono materie prime. Per partecipare al capitale di società non quotate e non in forma di spa,  bisognerà, invece, aspettare che la stessa proceda ad un aumento di capitale.

Se le quotazioni delle materie prime prodotte aumenteranno, cresceranno in proporzione anche gli utili che verranno ripartiti tra i soci. Questa seconda strategia di investimento è più difficile da applicare, mentre le azioni, che rappresentano sempre quote di capitale,  quando fanno capo a società quotate in Borsa sono più facilmente sottoscrivibili perché oggetto di offerte pubbliche ed aperte ad una vasta schiera di investitori.

Tratteremo successivamente le altre soluzioni di investimento. Le materie prime su cui dirottare i propri investimenti sono quelle che presentano la tendenza a quotazioni al rialzo. Per  verificarle basta consultare periodicamente le Borse merci.

Fonte immagine: pourfemme.it

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