Event manager: come diventarlo

0
421

Avete presente le feste a cinque stelle, la presentazione di un libro, la prima di un film, matrimoni da mille e una notte?

Credete che questi eventi si organizzino da soli? Non direi proprio, dato che dietri c’è un organizzatore di eventi, che più e bravo, più renderà indimenticabile il party. Ovviamente si tratta di un professionista, che come tale deve avere alle spalle esperienza, formazione e naturalmente il giusto tanto di passione che serve per inserirsi nel mondo della comunicazione multimediale.

Organizzatore di eventi: identikit

Si tratta del professionista che letteralmente pianifica l’evento, capace non solo di organizzarlo, ma di gestirlo e soprattutto di pubblicizzarlo. Eh già, perché oggi i party e le feste non sono più solo motivo di divertimento, ma anche e soprattutto momenti di promozione sfruttati da aziende, brand e società.

Chi vuole puntare nel segno dunque si affida ad un organizzatore di eventi, un professionista di quella che è detta comunicazione integrata che sceglierà la giusta location, il tema perfetto, gli ospiti più adatti, catering, allestimenti, musica e chi più ne ha, più ne metta.

Le skills necessarie

Ovviamente se siete degli orsi, non pensate di poter organizzare eventi, in quel caso avrete a che fare con molta gente. Un buon professionista infatti:

  • ha una forte predisposizione per le relazioni sociali;
  • possiede una buona rete di contatti;
  • è una persona organizzata;
  • sa lavorare sotto pressione;
  • è capace di risolvere tempestivamente problemi imprevisti;
  • ha dotti di capo ma sa collaborare con gli altri in maniera proficua.

Formazione e sbocchi

Per quanto non esista ad oggi un percorso di studi ad hoc, naturalmente chi vuole occuparsi di eventi dovrà saperla lunga sulle strategie economiche ma soprattutto di marketing. Si potrebbe iniziare da qui per scegliere la propria Università. Naturalmente esistono anche dei corsi di specializzazione privati, pubblici, in aula o da remoto. Il consiglio è quello di conoscere la lingua inglese e di lavorare sulle relazioni pubbliche.

Detto questo, chi ha deciso per questa strada, dovrà proporsi alle agenzie che appunto si occupano di organizzare eventi e prepararsi ad una più o meno estenuante gavetta. Dopo i primi tempi, e dopo aver accumulato una consistente esperienza e circolo di contatti, si potrebbe pensare di mettersi in privato.

 

 

Lascia un commento