Crisi economica: quali rischi per il futuro?

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Molti si chiedono a cosa porterà la crisi economica e finanziaria che sta colpendo i Paesi dell’eurozona. In un precedente post abbiamo già parlato delle conseguenze legate al perdurare della stessa crisi e alla sua mancata soluzione. Ma quando una crisi non passa è come se si trattasse di una malattia cronica o incurabile.

Cosa succede quando ci si ammala cronicamente o in maniera incurabile? Succede o che ci si debba trascinare per sempre con una bassa qualità di vita, oppure che si muoia prematuramente. La stessa cosa accade con la crisi economica, ma mentre nelle malattie croniche si possono usare farmaci per migliorare lo standard qualitativo della vita, nel caso della crisi si assiste a tentativi sconnessi e infruttuosi che tentano di tamponare il problema non riuscendoci quasi mai.

La crisi dei Paesi europei è essenzialmente una crisi del debito pubblico, frutto di errate politiche monetarie e finanziarie e degli sprechi della classe dirigente a cui si è aggiunto il colpo di grazia dell’ingresso della moneta unica, deciso sempre sulla base di criteri monetari e non politici o economici.

Prima di creare l’unione della moneta si doveva creare una comunanza politica e culturale che comprendesse gli stessi obiettivi e standard di vita. Invece abbiamo Stati che arrancano o sprofondano sempre di più nel baratro, come la Grecia e, a seguire, l’Italia e altri che tentano delle soluzioni personalizzate.

I risultati di questo sistema, fino ad ora, sono stati coloro che hanno mostrato tutta la loro indignazione e che non a caso si fanno chiamare “indignati”, ma per il futuro il rischio è che agli “indignati” succedano soggetti veramente arrabbiati che potranno decidere una deriva totalitaria dei nostri sistemi politici ed economici.

Anche gli ambienti del Vaticano hanno lanciato l’allarme su questo rischio, alimentato dalle spaventose ingiustizie sociali a cui la crisi costringe una larga fetta di persone. Se la crisi durerà ancora, milioni di persone, specie le nuove generazioni, resteranno escluse per sempre dal diritto al lavoro e al futuro e dal diritto a un’esistenza libera e dignitosa.  L’esempio dell’Africa e la fine di Gheddafi dovrebbero fa riflettere, perché gli errori, prima o poi, si pagano sempre e non solo a casa degli altri: basta leggere tutti i libri di storia per averne conferma.

 

Fonte immagine: Articolo10

 

 

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