Confartigianato approva il lavoro del governo ma non il redditometro

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ConfartigianatoLa Confartigianato approva la manovra economica del governo ma ha timore per quello che potrebbe succedere con il redditometro.

Giorgio Guerini, presidente di Confartigianato, ha fatto sapere oggi, nel suo intervento all’ assemblea annuale che la manovra del governo è un segno della volontà di ricominciare e che gli artigiani vogliono solo “pagare le tasse in modo semplice ed equo”, visto che la pressione fiscale nell’anno passato è arrivata addirittura al 43,2%.

Poi sottolineando che lo scudo fiscale non ha riguardato gli artigiani ma solo i grandi capitalisti, l’argomento è passato sul redditometro nel quale il presidente non ha molta fiducia, proprio per la difficoltà di riuscire a ricostruire la situazione economica del contribuente.

Infine il presidente apprezza anche l’ ipotesi di una possibile modifica dell’ articolo 41 della Costituzione e della possibilità della sospensione delle autorizzazione per le Pmi e inoltre tende una mano al governo dicendo: “Utilizziamo i prossimi tre anni per fare un cambio di marcia, impegnandoci ognuno a fare la propria parte, privati e pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli, lavorando senza steccati ideologici per il bene comune”.

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