Canone Rai: Ancora Aumenti dal 1 Gennaio 2014

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Il Canone Rai appare anche in uno dei tremila emendamenti della Legge di stabilità. Appare perché alcuni senatori del Pdl e Pd (tutti d’accordo quando si tratta di spillare soldi)  hanno proposto che venga aumentato di 6 euro che andranno a sommarsi ai 113,50 attuali, per contrastare la perdita delle televisioni locali.

Aggiungendo il comma 6-bis al comma 6 dell’articolo 9 della legge di stabilità, si aggiungerebbero appunto 6 euro che uscirebbero come al solito dalle tasche degli italiani e andrebbero a sommarsi in un apposito fondo di sostegno economico costituito presso il ministero dello Sviluppo Economico, creato a d’oc per le televisioni locali.

Di seguito il testo della nota:

“Al fine di assicurare le risorse spettanti all’emittenza radiotelevisiva locale, ai sensi dell’articolo 10 del decreto 27 agosto 1993, n.232, convertito con modificazioni, dalla legge 27 ottobre 1993 n. 422, il canone di abbonamento di cui all’articolo 4 della legge 25 giugno 1993, n. 206 e successive modificazioni ed integrazioni, è aumentato di 6 euro a decorrere dal 1 gennaio 2014. Le risorse rivenienti affluiscono ad un apposito fondo di sostegno economico all’emittenza televisiva locale costituito presso il ministero dello Sviluppo economico, nel quale sono riversate le somme già previste a bilancio. Tale Fondo di sostegno non potrà subire tagli e/o decurtazioni, nè diretti nè lineari, a decorrere dal 2014. Il riparto avviene secondo le modalità previste dal Regolamento di cui al decreto del ministero delle Comunicazioni 5 novembre 2004 n. 292. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze apporta, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio”.

A sollevare la questione è stato il taglio netto previsto dalla legge sul settore televisivo che passerebbe dai 78 milioni stanziati nel 2013 ai 37,8 milioni in programma per il 2014. C’è anche chi ha richiesto che per il settore televisivo vengano ripristinato lo stanziamento di 150 milioni del 2008-2009.

Cifre assurde se si pensa alla qualità dei programmi televisivi della rete nazionale.

 

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