Con il termine “import-export” si intende un’attività di impresa dedicata alla commercializzazione all’ingrosso di prodotti provenienti dall’estero o da immettere all’estero.
Con la progressiva globalizzazione dei rapporti commerciali, favorita anche dall’avvento di internet, importare ed esportare è diventato più semplice che in passato, così come può diventare altrettanto semplice avviare un’impresa di import-export senza grossi investimenti.
Per lavorare commercializzando prodotti esteri, da immettere nel mercato nazionale ed internazionale, servono solo tanta intraprendenza, la disponibilità a viaggiare e la buona conoscenza della lingua inglese. Non è necessario possedere un ufficio, basta solo una stanzetta nella propria abitazione, dotata di pc, connessione Adsl, fax o stampante multifunzione.
Il lavoro si può svolgere comodamente da casa, cercando via web aziende disposte a vendere i propri prodotti in nuovi mercati. Di queste aziende se ne trovano a migliaia, sparse in ogni angolo del pianeta. I contatti commerciali, però, vanno costruiti anche di persona, quindi dovrete essere disposti ad incontrare i vostri partner in loco.
Il moderno importatore/esportatore deve sapere fiutare il prodotto giusto, quello che può ottenere successo presso i consumatori e che presenta un ottimo rapporto qualità/prezzo. Si possono commercializzare ( per conto delle aziende produttrici) articoli sportivi e per la casa, oggettistica, elettronica, abbigliamento. Purchè si tratti di ottimi prodotti, che abbiano delle caratteristiche di particolare utilità ed innovazione.
L’esportatore o importatore percepirà una commissione sulle vendite realizzate. Il suo ruolo sarà simile all’agente di commercio. Solo che questo agente non agirà in un contesto territoriale limitato, ma in ambito mondiale.
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