Aprire un Bed and Breakfast

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Cambia il turismo, cambiano i turisti, ma soprattutto cambia la moneta che appesantiva ieri e alleggerisce oggi i portafogli. E’ per questo che i viaggiatori preferiscono viaggi più brevi, più esplorativi, meno lussuosi e più familiari ed economici.

A sopravvivere sono dunque quelle strutture che vengono maggiormente incontro alle necessità economiche dell’ospite, offrendo ospitalità ed efficienza a costi ridotti, proponendo un’accoglienza intima e familiare, che consenta al visitatore ampia libertà ed autonomia. Per dirla in una parola la Palma d’Oro in questi ultimi anni va ai bed e breakfast.

Grosso modo l’alloggio in B&B prevede l’occupazione di una stanza in casa privata, condivisa spesso con altri ospiti che si potranno incontrare solamente a colazione. E’ buona regola dei B&B infatti offrire all’ospite esclusivamente la prima colazione, necessariamente abbondante e solitamente impreziosita da prodotti tipici e produzioni caserecce: marmellatine sfiziose, torte fatte in casa, biscottini appena sfornati e frutta biologica.

E non sono pochi i  giovani e meno giovani con un certo spirito imprenditoriale ed una casa a disposizione che decidono di immettersi in questo affascinante mercato del turismo. In linea di massima sarà sufficiente mettere a disposizione una sola camera per aprire la propria attività e con il tempo si potrà allargare l’attività tenendo ben presente che il massimo delle stanze che un B&B potrà offrire sono tre con alcune eccezioni per la Sicilia, per l’Emilia Romagna e l’Abruzzo dove si potranno offrire tra le 4 e 5 stanze per struttura.

Vincolo fondamentale è che si risieda nella casa in cui si intende avviare l’attività, ma in linea di massima possiamo dire che i regolamenti variano di regione in regione, seppure la legge a cui tutta l’Italia dei B&B si riferisce è la 9 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001.

Questa prevede che:

  • le stanze siano arredate di tutto punto;
  • che la struttura disponga di non più di tre stanze con un massimo di sei posti letto (con esclusione degli esempi precedenti);
  • venga rispettato il carattere saltuario dell’attività e dunque che entro l’anno siano previsti novanta giorni di interruzione dell’ospitalità, seppure non consecutivi. In questo caso non sarà necessaria l’apertura della partita iva.

Sono inoltre previsti rigidi parametri di conformità per le stanze che vengono messe a disposizione, relative a dimensioni, parametri di sicurezza, riscaldamento e misure igieniche. Anche in questo caso però saranno presenti differenze fra l’una e l’altra regione, quindi il consiglio è quello di riferirsi esplicitamente a quella nella quale si intende aprire l’attività.

In ogni caso per inaugurare il proprio B&B si dovrà semplicemente presentare una denuncia di inizio attività presso l’Ufficio Turistico del proprio Comune di Residenza. Nel documento dovranno essere indicati prezzi e trattamenti che si intende riservare al cliente.

Fatto ciò si potrà immergere in questa nuova e redditizia avventura.

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