Quante volte ci si domanda quale genere di patto con il demonio abbia fatto Tizio per aver collezionato tanti successi lavorativi, per dirla breve per aver fatto carriera!
Forse più semplicemente “Tizio” è riuscito a trovare un lavoro che combaciasse perfettamente con la propria personalità. Eh sì, perché far carriera non è da associarsi esclusivamente alle abilità di cui si è in possesso, o alla fortuna, ma anche alla propria personalità che ben si adatta ad un tipo di lavoro piuttosto che ad un altro.
E’ lo studio dell’Harvard Medical School a dirci qualcosa di più del rapporto carriera – personalità; lo studio condotto su 824 persone tutte studiate nel corso di 44 anni, rivela dati davvero interessanti: prima di tutto l’accondiscendenza non va quasi mai a braccetto con il successo lavorativo. Va molto meglio per chi, in maniera garbata, è capace di dar rilievo alle proprie opinioni, esprimendo comunque dissensi e lamentele che lo aiuteranno a conquistarsi, in ambito lavorativo, stima e fiducia.
Altro studio particolarmente interessante è quello di Friedman e Rosenman. Tutto teso a scoprire il segreto per tollerare lo stress lavorativo, lo studio porta a galla due profili tipo:
il primo profilo è formato da soggetti particolarmente competitivi e aggressivi, caratterizzati da una forte insofferenza nei confronti degli altri, in qualsiasi ambito. Sono caratterizzati da una iper vigilanza, da una vita poco sana e da una alimentazione irregolare.
Il secondo profilo è composto da soggetti dotati di una competitività selettiva, poco aggressivi, capaci naturalmente di rilassarsi e tollerare le differenze. Lo stile di vita è salutare e il lavoro non è l’unico interesse.
Manco a dirlo i soggetti facenti parte della prima categoria inciampano con maggiore frequenza nel problema stress, mentre i soggetti appartenenti alla seconda categoria hanno gli strumenti per meglio tollerare situazioni di stress, avendo una migliore e maggiore percezione del successo e della soddisfazione lavorativa. Tutto questo non potrà che riflettersi in positivo nella carriera.
Dunque? Se il successo lavorativo non vi sorride, è probabile che non siate in possesso della Career Key, della chiave di carriera. Lawrence Jones ha addirittura pensato ad una prova che dura meno di 15 minuti, che vi darà una esaustiva risposta. Il sito non ancora in italiano, consente comunque di svolgere il test e consultare qualche risorsa utile e gratuita.
Ecco il link:
Fonte: http://www.crescita-personale.it/
