Spesometro, dal primo luglio tutto cambia, ecco come

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Torniamo a parlare di evasione fiscale e in particolare del nuovo “strumento” per combatterlo, ovvero il tanto discusso spesometro.

Dal primo luglio prossimo, dopo uno slittamento di due mesi, il nuovo strumento anti-evasione, sarà in vigore e aiuterà lo Stato, o chi per lui, a monitorare in maniera trasparente le entrate dei cittadini per ogni acquisto che superi i 3.600 euro per i clienti finali e di 3.000 per i soggetti IVA. La nuova disposizione, che doveva essere in vigore dallo scorso primo maggio, verrà applicato a tutti i contribuenti che saranno così controllati sulle spese effettuate.

Rispetto alla stesura iniziale, sono stati inseriti anche i controlli per i commercianti al dettaglio e gli artigiani che di solito certificano i corrispettivi o con le ricevute o con gli scontrini fiscali mentre esclude dagli obblighi tutti gli acquisti effettuati con moneta elettronica.   In pratica i contribuenti dovranno fornire il proprio codice fiscale al venditore e questo sarà obbligatorio visto che poi quest’ ultimo dovrà trasemtterlo, per via telematica all’Agenzia delle Entrate.

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