Indicizzare i contenuti web: il valore dei Tag

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Le strategie per indicizzare i contenuti di un sito web “sono infinite”, come “le strade del Signore”. Accorgimenti nella formattazione del testo, qualità e originalità possono fare la differenza in termini di posizionamento di un sito nei risultati di ricerca. Ma allora perché molti di noi si affannano ad aggiungere i Tag all’interno della piattaforma di pubblicazione dei contenuti?

I tag sono singole parole o più parole contenenti keyword rilevanti, anche prese da articoli già scritti sullo stesso argomento, che  permettono ai crawler dei motori di ricerca di indicizzare e classificare meglio il contenuto scansionato.

La parola “tag” deriva dall’inglese e significa “etichetta” , infatti nel gergo italo inglese del web si parla spesso di “taggare” ovvero di aggiungere dei tag alla fine del testo. Il termine si usa anche nel mondo dei Social Network e indica l’aggiunta di nomi alle foto dei profili.

Il numero ideale dei tag, alla fine di un articolo, non dovrebbe mai superare le cinque parole, anche perché, per i motori di ricerca, le ripetizioni sono irrilevanti. Non dimentichiamo che quando aggiungiamo i tag al testo lo stiamo proprio “etichettando”, cioè lo stiamo facendo rientrare in una determinata categoria di argomenti.

La taggatura del testo permette maggiori possibilità di indicizzazione del contenuto per combinazioni di diverse parole chiave, ecco perché è importante non sbagliare la combinazione ed attenersi a sinonimi il più possibile simili alla parola chiave principale.

Se ad esempio il testo contiene la parola chiave “poker”, i tag dovranno richiamare inizialmente la stessa parola del testo, poi quella del titolo e di seguito altre tre combinazioni che contengono sempre la parola principale ovvero “regole poker”, “gioco poker” e così via.

Fonte immagine: animationguildblog.blogspot.com

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