Continuano le polemiche dopo l’ accordo per lo stabilimento di Mirafiori tra la Fiat e i sindacati, tranne Fiom. Dopo la soddisfazione espressa dalle parti che hanno sottoscritto l’ accordo, dal Governo e dal Ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, arrivano anche le polemiche e i pareri contrari.
Maurizio Landini leader della Fiom, in un’intervista al Tg3 ha riferito che l’ accordo di Mirafiori è stato un grave attacco alla democrazia e che ora è passata l’ idea che “per investire in Italia un’azienda possa cancellare i diritti dei lavoratori”.
E ancora:”Questo accordo cancella il contratto nazionale, la libertĂ dei lavoratori di poter decidere a quali sindacati aderire e peggiora la situazione di chi lavora”, un’impresa “può non pagare i primi giorni di malattia”, fare “turni anche di 10 ore” e dare “sanzioni a chi eventualmente sciopera fino al licenziamento. E’ lo schema giĂ sperimentato a Pomigliano che qui viene peggiorato e passa l’idea che il piĂą grande gruppo italiano per investire debba cancellare i diritti dei lavoratori”.
Infine il leader ha confermato la loro rappresentanza e ha ribadito anche il fatto che quello firmato è solo un ricatto e che per fare accordi in Italia non c’è bisogno per forza di cambiare i contratti.