Il crollo delle borse causa l’ accellerazione di alcune riforme nei Paesi dell’ Euro. La ristrettezza economica è necessaria per tutti i Paesi? Forse tutti no, ma l’ Italia si sta preparando sulla scia dei cugini spagnoli e prevede una manovra con nuovi tagli e restrizioni.
I conti italiani sono migliori in confronto ad altri Paesi europei, ma a quanto pare questo non basta visto che il debito pubblico è altissimo, e questo ha determinato la necessità di una riforma, che come annunciato nei giorni scorsi, dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 miliardi di euro circa. Il fatto ora è un altro, dove tagliare?
I sindacati sono già sul piede di guerra raccomandando il governo di non mettere le mani su stipendi e pensioni, ma il governo sta vagliando varie opzioni tra cui una manovra temporanea sulle pensioni, visto che i conti Inps sono in attivo e questo non sembra essere più un problema. Riguardo a ciò si sta pensando ad un temporaneo blocco sulle finestre di uscita per le pensioni di anzianità e anche una correzione sulle pensioni di invalidità. Per quanto riguarda gli statali il nuovo contratto, in attesa del rinnovo, potrebbe slittare. Inoltre si sta pensando ad un allungamento dei tempi per l’ erogazione delle liquidazioni degli Statali, da 3 a 6 mesi, e di un possibile blocco degli scatti di anzianità per categorie come magistrati e professori universitari.
Giro di vite sulle spese dei ministri e su una loro possbile riduzione di un 5%, e poi ancora l’ accelerazione del processo di trasformazione dei Monopoli in agenzia fiscale, per un controllo sul fronte tributario, che potrebbe portare anche oltre 1000 nuovi posti di lavoro.
