Bonus bollette da 600 euro: ecco a chi spetta e come richiederlo

Tutto ciò da sapere per richiedere il bonus bollette da 600 euro

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Fonte: Public domain pictures

In arrivo, per i dipendenti privati, il bonus bollette da 600 euro. Si tratta di un beneficio per l’azienda che può essere erogato dai datori di lavoro ai dipendenti direttamente in busta paga per sostenere i costi delle utenze domestiche e il caro bollette che si è abbattuto sui cittadini nel corso di questi mesi.

DI COSA SI TRATTA?

Il bonus bollette, contenuto nel Decreto Aiuti Bis, viene concesso liberamente dai datori di lavoro per fronteggiare la crisi economica e il caro costi in merito alle utente domestiche. Per questa agevolazione, infatti, sono stati stanziati circa 86,3 milioni di euro e potrà essere applicata per tutto il 2022.

A CHI SPETTA?

Il rimborso per luce e gas in busta paga spetta a tutti i dipendenti del settore privato. Inoltre, tra i datori di lavoro interessati vanno ricompresi anche:

  • enti pubblici economici;
  • lavoratori autonomi e studi professionali;
  • soggetti che non svolgono un’attività commerciale.

Per quanto riguarda i dipendenti, invece, sono inclusi anche:

  • collaboratori tipo CO.CO.CO, amministratori, lavoratori autonomi occasionali;
  • altri soggetti percettori di redditi di lavoro assimilato, come per esempio i tirocinanti.

COSA FINANZIA IL BONUS

Sono incluse esclusivamente le utenze domestiche quindi servizio idrico integrato, energia elettrica e gas naturale. L’Agenzia delle Entrate, inoltre, ha precisato che le utenze possono riguardare anche immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti non solo dal dipendente stesso ma anche dal coniuge o suoi familiari. L’unica condizione è che siano loro a sostenere le relative spese.

Inoltre, sono incluse nel bonus anche le utenze domestiche intestate al condominio e successivamente ripartite tra i condomini.

COME RICHIEDERE IL BONUS BOLLETTE

Come anticipato, non occorre produrre nessuna formale domanda per richiedere il bonus poiché spetta al datore di lavoro, su sua libera iniziativa, attribuire questo benefit incrementando la retribuzione senza dover pagare tasse e contributi. Tuttavia, sarà necessario che il datore di lavoro richieda ai dipendenti i documenti giustificativi delle spese energetiche sostenute, come ad esempio le fatture.