Tutti i settori saranno coinvolti partendo dall’ energia, passando per i trasporti e finendo ad assicurazioni e banche. Le prime modifiche riguardano proprio la possibilità di un aumento del numero delle farmacie, “un aumento particolarmente rilevante della pianta organica anche dei notai” e dei notai, prorpio per favorire la concorrenza e l’ abbassamento dei prezzi. In un secondo momento toccherà anche ai benzinai che potranno vendere anche altri prodotti, poi alle ferrovie, per finire con la Rai e l’ acqua che, nonostante il referendum contro la privatizzazione, potrebbe finire per essere “meno pubblica”, diciamo così.