E’ questo il nuovo allarme lanciato dalla Cgil che in una nota fà sapere che sul mercato dli lavoro va razionalizzata la legislazione che riguarda i contratti visto che ne esistono 46 diverse modalità di entrata e permanenza in azienda. Sono queste le premesse con cui il sindacato si prepara all’ incontro con il governo che partirà dopo l’Epifania e riguarderà proprio il mondo del lavoro in cui il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il ministro del lavoro, Elsa Fornero, hanno dichiarato di voler mettere mano.
L’ obiettivo del neo governo sarà quello di aumentare la flessibilità e facilitare l’accesso al mercato del lavoro per i più giovani, ma anche la riduzione dei lavoratori che devono accontentarsi di una lunga situazione di precarietà.
Claudio Treves, responsabile del dipartimento Mercato del lavoro della Cgil, spiega: Esiste “Una flessibilità che non ha pari in altri ordinamenti, fatta di 46 vie diverse per entrare nel mercato del lavoro, divise fra rapporti di lavoro subordinati, para subordinati, speciali e autonomi, e che determinano un’eccessiva flessibilità in entrata che potrebbe limitarsi a 5 tipologie”.