Così come vertiginosi sono stati gli aumenti delle quotazioni al grammo. Nell’estate dello scorso anno, l’oro si comprava a 20 euro al grammo, oggi si compra a quasi 32 euro al grammo.
Cioè, in appena un anno, le quotazioni di questo meraviglioso metallo prezioso, sono stralievitate, facendo calare le vendite delle gioiellerie e facendo crescere gli investimenti dei risparmiatori.
Tutto questo interesse per l’oro, in realtà, non è molto positivo.
L’oro, per sua natura, è considerato un bene rifugio, mantiene da sempre un valore relativamente stabile e permette di mettere al sicuro il proprio denaro quando i mercati internazionali entrano in crisi per oscillazioni in perdita dei titoli azionari o per carenza di liquidità degli stati.
Scegliere oro e sceglierne troppo, significa che i mercati e le economie mondiali attraversano un profondo stato di crisi economica e finanziaria che brucia risorse monetarie e fa andare in perdita le realtà aziendali più rappresentative dell’economia internazionale.
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