La somma non potrà superare i 4 mila euro e per usufruire dell’indennità “una tantum” si dovrà godere di alcuni requisiti:
- il rapporto lavorativo si è concluso per fine lavoro;
- il collaboratore deve aver avuto un unico committente durante l’ultimo rapporto lavorativo;
- deve essere avvenuta l’iscrizione esclusiva alla gestione separata dell’Inps;
- il reddito dell’anno precedente deve essere stato al minimo di 5 mila euro e al massimo di 20 mila euro;
- devono essere stati accreditati nell’anno precedente non meno di 3 contributi mensili e nell’anno di riferimento almeno 1 contributo mensile;
- il collaboratore deve essere in assenza di contratto da almeno due mesi;
- la collaborazione conclusa deve essere riconducibile a uno o più progetti specifici e non ad un programma di lavoro;
- a conclusione della collaborazione si deve essere raggiunto un risultato specifico;
- il progetto descritto in fase contrattuale deve avere una certa autonomia di contenuti e obiettivi.
Se tutte queste condizioni sono state rispettate (cosa per altro non semplice), è possibile richiedere l’indennità non oltre i 30 giorni dalla data di conclusione del rapporto lavorativo. Qui il link per scaricare la domanda e ottenere maggiori informazioni.
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