Praticamente, per parlare di numeri, sono stai persi altri 350.000 posti di lavoro, la situazione mostra però un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti, e questo per qualcuno può essere un segnale positivo. A sorpresa, tra le flessioni più contenute, c’è l’ Italia, con un calo dello 0,1% nell’ultimo trimestre dell’ anno rispetto al -0,6%% del terzo trimestre.
Segue a ruota la Francia e la Germania, mentre fanalino di coda sembra essere la Spagna e la Grecia.