Vi è mai capitato di inviare un Cv o di contattare un cliente per proporre un lavoro e sentirvi dire che il vostro profilo è simile a quello di migliaia di persone che hanno già fatto la stessa cosa prima di voi? Certamente sì e la cosa non è motivo di vanto, anzi.
Il fenomeno della concorrenza è talmente cresciuto negli ultimi anni che gli spazi di mercato per poter trovare lavoro e per fare impresa si sono talmente ristretti che è spesso quasi impossibile riuscire a farsi spazio tra la massa “affamata” di lavoro.
I dati sono eloquenti: basta fare delle semplici ricerche sul web. Si vuole avviare un e-commerce? Ecco che saltano fuori già migliaia e migliaia di attività simili. Si vuole fare il web designer freelance? Ma il mercato è già occupato da altrettanti colleghi in cerca di clienti e proposte.
In questo quadro, più che lavoro, si rischia di collezionare una frustrazione dopo l’altra e di allungare i tempi di inattività. La soluzione necessaria per poter trovare degli interlocutori attenti che diano lavoro o che acquistino i vostri servizi sta nel cercare un contatto diretto che esuli dal solito invio del Cv o della mail.
Se il mercato è saturo ( anche quello del web) bisogna ragionare in maniera più locale, invece che globale. Quanti web designer esistono nella vostra provincia? Documentatevi facendo una ricerca accurata e magari, a dispetto dei dati generali del web, scoprirete che ne esistono molto meno di quelli che si potrebbe immaginare.
Non sempre buttarsi nella mischia può servire a lavorare e non sempre emigrare è l’unica alternativa valida. Il contatto diretto con l’interlocutore (telefonata, visita in ufficio e presentazione dettagliata della proposta) permette di instaurare un rapporto di conoscenza dal vivo che anche in tempi di Internet può rendere molto di più di un contatto virtuale.