E’ sempre più drammatica la situazione dell’Ipab casa di riposo “Santa Maria di Gesù” di Caltagirone (CT) che ha debiti per 3,5 milioni di euro. I lavoratori non percepiscono lo stipendio da 33 mesi e la loro legittima rabbia è stata adesso accresciuta dal fatto che il contributo straordinario di 184 mila euro giunto dalla Regione è stato in parte (64 mila) prosciugato da alcuni decreti ingiuntivi per crediti nei confronti dell’ente.
Il direttore generale dell’assessorato alla Famiglia, della Regione Sicilia, Rosolino Greco, si è recato presso l’Ipab calatina per incontrare le rappresentanze sindacali ed i dipendenti della struttura che ne conta 13 a tempo indeterminato e 25 precari.
Il funzionario si è impegnato a coprire i 64 mila euro sottratti dai decreti ingiuntivi per il pagamento degli stipendi di marzo ed aprile, dei fornitori e dell’Inps, ma ha invitato i lavoratori a resistere altri due mesi, fino al varo del bilancio regionale in cui potrebbe essere approvato un emendamento per un fondo di rotazione di sette milioni di euro che permetterebbe alle Ipab siciliane di riprendere fiato. Putroppo non si sa ancora quale somma di questo fondo potrebbe essere destinata alla casa di riposo di Caltagirone.
“Il piano presentatoci – afferma l’assessore comunale Cristina Navarra – non è convincente. Rilanciamo la proposta che, 4 mesi fa, l’Ammistrazione fece alla Regione: liquidità di 1,5 milioni di euro da restituire in tre anni e possibilità di articolare, anche con nuovi servizi, il nuovo corso della struttura”.
Fonte immagine: lagazzettadelcalatino.it
