Trovare lavoro: quanto vale la cultura?

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michela-de-paoli-milionarioPochi giorni fa abbiamo assistito alla strepitosa vincita di una 43 enne pavese, Michela de Paoli ( nella foto) che si è aggiudicata il premio di un milione di euro messo in palio nella trasmissione “Il Milionario”.

La donna, che si definiva casalinga, ha poi, ammesso, a vincita avvenuta, che si definiva così per evitare di sentirsi disoccupata.

Una disoccupata con laurea in Lingue ed una cultura davvero fenomenale che l’ha portata a vincere un premio meritatissimo, ma anche ad inviare centinaia di curriculum senza aver mai ricevuto una proposta di lavoro. Proposta che è, invece, arrivata a seguito della visibilità televisiva.

Ma come? Una persona così non trovava lavoro? Ce lo siamo chiesti davvero, all’indomani delle sue dichiarazioni. Ma la storia di questa cara vincitrice è simile a quella di milioni di persone ricche di cultura che faticano, almeno in Italia, ad inserirsi nel mercato del lavoro.

Ed ancora oggi, ce ne sono tanti: bravi e disoccupati. Dunque la cultura non paga per lavorare? A conti fatti sembra di sì, ma la conoscenza è sempre un valore aggiunto a cui non bisogna mai rinunciare.

Sapere molto serve a superare i testi ed i quiz preselettivi per l’accesso all’Università ed alle selezioni pubbliche;  per vincere trasmissioni come “Il Milionario”, un po’ meno nel settore privato e per far carriera nel mondo dello spettacolo, dove si assiste, spesso, alla drammatica carenza di cultura di alcuni personaggi di turno che animano lo schermo Tv.

Tutti sintomi di un Paese che escludendo la cultura sta perdendo il rispetto di se stesso a tutto vantaggio della visibilità inutile ed ostentata.

Fonte immagine: corriereinformazione.it

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