Trovare lavoro con “la regola del compromesso”

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maturitaLa faccenda del compromesso per trovare lavoro è una storia vecchia quanto il mondo.

Accettare ricatti, piegarsi ai voleri del più forte, ricevere proposte indecenti sono esperienze che nel corso dei tempi hanno toccato in maniera più o meno intensa chi si è trovato a dover cercare una sistemazione lavorativa.

Ma il compromesso o i compromessi di cui parleremo in questo post, non sono quelle esperienze “vergognose” che hanno permesso a tipetti senza scrupoli di abbreviare o, addirittura, azzerare i percorsi di carriera.

Non parleremo, infatti, di ricatti sessuali, o di pagamento di somme di denaro per ottenere favori ed entrare prima nel posto di lavoro sognato. Nossignore.

Parleremo di quelle inevitabili situazioni della vita che si è costretti ad accettare per poter entrare nel mondo del lavoro, per iniziare o per cercare di iniziare un percorso professionale degno di questo nome.

Quelle situazioni o variabili che possono condizionare in percorso lavorativo le chiameremo: “ le  regole o la  regola del compromesso”.

Questa regola inizia a formarsi già nella prima adolescenza, quando con i genitori si iniziano a pianificare i percorsi di studio.

Frequentare un istituto scolastico piuttosto che un altro, soggiace, purtroppo, a questa regola.

Si valuta che tipo di sbocchi occupazionali potrà offrire quel titolo di studio e se si percepisce che non li garantirà , si dovrà pensare  a scegliere un ulteriore percorso formativo, pur sempre gradevole,  ma che permetta un futuro e sicuro ingresso nel mondo del lavoro.

Se, invece, il sogno è proprio quello di scegliere quel percorso a tutti i costi, allora si dovrà essere pronti ad affrontare situazioni di precariato interminabile, duri anni di gavetta e di magri guadagni, oppure la dolorosa scelta del trasferimento in un altro paese.

Valutare queste variabili è fondamentale per non rischiare percorsi sbagliati e  l’accettazione di “compromessi” ben più pericolosi.

Realizzare se stessi e fare ciò che si desidera è un diritto, poco rispettato in Italia, ma se a questo aggiungiamo desideri infantili come “ voglio il successo subito o senza spostarmi da casa”, allora stiamo evitando la regola del compromesso più importante per entrare nel mondo del lavoro: quella di crescere e di accettare i risvolti, anche dolorosi, che quella scelta comporta.

Fonte immagine: www.newnotizie.it/2010/06/19/entro-2012-test-invalsi-anche-alla-maturita/

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