Telelavoro: la situazione in Italia

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Il telelavoro o lavoro a distanza è una realtà che con l’avvento del web si è diffusa a macchia d’olio, specie nei paesi anglosassoni o meglio negli Stati Uniti, dove si parla di crisi, ma dove, in fin dei conti, si è sempre più avanti dal punto di vista economico e tecnologico. Telelavorare significa svolgere le stesse mansioni del luogo di lavoro in un luogo diverso e fuori dal contesto aziendale.

Di solito chi telelavora non lo fa solo a distanza, tramite Pc e connessione Internet, ma lo fa da casa, comodamente seduto su una poltrona e con di fronte tutta l’attrezzatura telematica per poter telelavorare. Anche in Italia il telelavoro è disciplinato da tempo, specie nella Pubblica Amministrazione, ma non viene ancora applicato.

Anche le aziende possono scegliere il telelavoro per i propri dipendenti: cambia il luogo di lavoro,  ma non la forma contrattuale e le mansioni svolte che restano tali e quali al lavoro tradizionale. Invece, in Italia, accade un fatto tipicamente nazionale, ovvero, il telelavoro resta confinato ad annunci ed offerte web che sono talvolta delle truffe e talvolta delle proposte di sfruttamento.

Dando uno sguardo alle offerte di telelavoro sul web, si trovano sempre le stesse cose: operatori di telemarketing e di call center da casa,  collaboratori per siti di e-commerce in multilevel marketing, altre offerte di lavoro a distanza non meglio specificate. Il vero telelavoro serio è sempre riferito a professioni che classicamente hanno svolto un lavoro a distanza, come traduttori e giornalisti.

In passato i professionisti freelance della scrittura lavoravano inviando fax, oggi usano il PC. Peccato però che il mercato del lavoro italiano non abbia saputo o voluto andare un po’ più in là. Le idee per telelavorare sarebbero tantissime,  si aspetta solo la collaborazione delle aziende.

 

Fonte immagine: economia.tuttogratis.it

 

 

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