Tarsu, una pioggia di rimborsi in arrivo

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Ancora una volta Comuni e Stato sono in torto e milioni di famiglie italiane potranno avere indietro l’Iva pagata con la Tarsu, tassa sui rifiuti.

Secondo una recente sentenza della Cassaione, infatti, la Tarsu non deve essere assoggettata a Iva visto che si tratta di un’entrata tributaria e che, in quanto tale, non può costituire il corrispettivo di un servizio reso. La Cassazione mette a tacere così anche il Dipartimento delle politiche fiscali che aveva tentato di bloccare le istanze di rimborso dei contribuenti. Secondo la Corte la Tarsu è in tributo e non un’entrata patrimoniale e in quanto tale non deve essere assoggetabile all’Iva che così’ dovrà essere rimborsata. 

Tutti i contribuenti da oggi e fino alle ore 10.00 del 30 marzo potranno richiedere il modulo IRT per il rimborso dell’IVA pagata sulla Tariffa rifiuti e inoltrare la domanda all’Ente interessato oppure via email a [email protected].

Secondo le prime stime la pubblica amministrazione dovrà rimborsare, tra famiglie e imprese, oltre 300 milioni l’anno.

 

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