L’ Agenzia delle Entrate ha emesso una circolare per spiegare le principali novità riguardo agli studi di settore.
Le novità quest’anno riguardano, soprattutto, le nuove analisi di territorialità specifica, e i correttivi che derivano dalla revisione congiunturale speciale prevista dal decreto anticrisi.
In questa circolare sono evidenziati i tre nuovi indicatori territoriali, su cui basare la differente applicazione degli studi di settore, si tratta:
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del livello delle retribuzioni. Consente di considerare l’ incidenza della retribuzione sui ricavi in base alle aree territoriali.
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del livello del reddito procapite. Consente di determinare i ricavi calcolati dallo studio di settore del livello di benessere nel territorio cui opera l’impresa;
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del livello delle quotazioni immobiliari. Che consente di suddividere il territorio nazionale in base alle quotazioni di mercato degli immobili, studiato in particolare per gli studi UG69U.
In seguito alle analisi compiute sono stati individutati 408 gruppi omogenei d’ imprese e altrettante “funzioni regionali” di ricavo.
Oltre ai fattori territoriali gli studi di settore terranno conto anche della crisi economica.