Spesometro 2014 come funziona e come evitare brutte sorprese

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Lo spesometro o meglio, il nuovo modello di comunicazione polivalente, è stato attivato ed è funzionante e il fisco si è visto arrivare montagne di dati che riguardano le spese degli italiani, ogni acquisto superiore ai 3.600 euro, che sia  un’automobile, dei gioielli, una barca, beni di lusso o arredi arredi, deve essere motivato, diversamente scatterà un accertamento fiscale.
Il redditometro confronterà i dati tra le spese effettuate e il “tenore economico dichiarato” e se le cifre non fossero congrue scatteranno gli accertamenti fiscali.

 Le scadenze per dichiarare le spese superiori ai 3.600 euro, iva compresa, erano il 10 Aprile per i contribuenti che effettuano la liquidazione Iva mensile, mentre il 22 Aprile per coloro che svolgano gli adempimenti relativi all’imposta ogni 90 giorni. I dati da fornire al rivenditore all’atto dell’acquisto sono i sono anagrafici e il codice fiscale. Sarà poi il rivenditore a comunicare gli acquisti al fisco.

I rivenditori sono obbligati a comunicare tutti gli acquisti superiori alla soglia che siano effettuati da privati e quindi senza fattura ma con scontrino fiscale o ricevuta. In caso di emissione di fattura la comunicazione è obbligatoria e non sussiste soglia di prezzo.

L’Agenzia delle Entrate precisa altri casi in cui è necessario utilizzare il nuovo modello di comunicazione polivalente

– per gli acquisti di beni e servizi legati al turismo, di importo pari o superiore a 1.000euro, effettuati da persone fisiche non residenti e di cittadinanza diversa da quella italiana e, comunque, diversa da quella di uno Paesi dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo;
– a decorrere dalle operazioni relative al 2012, dagli operatori che svolgono attività di leasing finanziario e operativo, di locazione e/o di noleggio di autovetture, caravan, altri veicoli, unità da diporto, nei termini e con le modalità previste dallo spesometro (la modalità è alternativa al tracciato record allegato al provvedimento del 21 novembre 2011);
– a partire dalle operazioni annotate dall’1 ottobre 2013, per gli acquisti da operatori economici diSan Marino (la comunicazione va effettuata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di annotazione);
– a partire da quelle effettuate dall’1 ottobre 2013, per le operazioni con soggetti residenti, domiciliati o con sede in uno Stato o territorio a regime fiscale privilegiato, rispettando i termini indicati nell’articolo 3 del Dm 30 marzo 2010.

Non è tenuto alla comunicazione dei dati rilevanti chi si avvale del regime dei minimi (articolo 1, commi 96-117, legge 244/2007) o dei “nuovi minimi” (articolo 27, commi 1 e 2, Dl 98/2011). Sono esclusi dall’obbligo lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni per le operazioni effettuate e ricevute nell’ambito di attività istituzionali.