Torniamo a parlare di SISTRI che non ci fà mai annoiare visto che ancora una volta le polemiche potrebbero portare a serie conseguenze.
Tutti sembrano volere una revisione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, ma CNA-Fita sono ormai pronti all’ avvio di una class action alla luce dei contributi pagati dalle aziende per il progetto che stenta a decollare e anche a funzionare. L’ associazione sta chiedendo alle imprese associate di fornire la documentazione necessaria per attivare la causa e procedere ad una class action contro il SISTRI per recuperare le quote versate.
Le aziende sembra abbiano accolto positivamente l’ iniziativa visto che sono state moltissime le richieste di rimborso pervenute all’ assaciazione che spiega che le aziende «si sentono truffate in momento di drammatica crisi di liquidità. Le banche ci chiudono i rubinetti mentre i costi operativi salgono alle stelle. In questa situazione in modo reiterato lo Stato cosa pensa di fare? Far pagare una piattaforma agli autotrasportatori già in difficoltà e per giunta senza dare loro il servizio per cui hanno pagato».
CNA-Fita propone il rimborso alle imprese ma anche sotto forma di credito di imposta o esonero per le imprese che hanno già pagato il contributo previsto per l’anno in corso e per il 2012.