La sindrome di down è una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma 21 in più nelle cellule: in ogni cellula sono presenti 47 cromosomi invece che 46. Questo porta a una variabile disabilità intellettiva, fisica e motoria.
In passato c’erano molti pregiudizi verso le persone con sindrome di down: si pensava che dovessero vivere per sempre con qualcuno che si occupasse di loro perché impossibilitati ad acquisire autonomia. Anche se purtroppo i pregiudizi sono duri a morire, sono stati fatti dei passi avanti per permettere ai soggetti con la sindrome di down di poter lavorare ed essere più indipendenti.
L’associazione italiana persone down ha dato vita al progetto “Lavoratori in corso” per facilitare l’inserimento lavorativo delle persone con sindrome di down. E’ stato realizzato anche un film dal titolo appunto “Lavoratori in corso” per far comprendere alle imprese le potenzialità dei lavoratori con sindrome di down. Inoltre sono stati girati degli spot per incentivare la loro integrazione lavorativa.
Grazie ai progressi medici, l’aspettativa di vita dei soggetti con sindrome di down si è allungata considerevolmente , hanno diritto a prendere parte in maniera attiva alla vita sociale ed economica.
Dobbiamo valorizzare le molte potenzialità dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con la sindrome di down, basta dar loro la possibilità di farle venire allo scoperto.