A lanciare l’allarme questa volta è la sezione moda e tessili di Confindustria Padova. Diventa infatti pressoché impossibile trovare le figure professionali più richieste dalle stesse imprese locali: sarti, stilisti, modellisti e tecnici tessili.
Basti pensare che nel corso del 2009 i diplomati del settore tessile moda nella stessa provincia di Padova sono stati meno di un centinaio, a fronte di una richiesta ben più ampia. Le imprese infatti abbisognavano di ben 230 nuove figure e l’anno precedente il numero delle assunzioni previste era ancora superiore, visto che il settore si attendeva di ospitare ben 550 giovani diplomati; l’aspettativa manco a dirlo è stata tradita.
Il problema sembra tanto più assurdo vista la crisi lavorativa che l’Italia e le sue regioni stanno attraversando. Padova non è un caso isolato e le aziende nazionali fanno sempre più fatica a trovare profili specifici. Problema principale è rappresentato dall’insufficienza delle strutture formative che dovrebbero dare una effettiva ed efficace risposta alla domanda delle aziende. La cosa è palese, non avviene, quasi che il mondo del lavoro e quello della formazione fossero svincolati e non dipendenti.
Il timore, per lo meno in relazione al territorio padovano è quello di scomparsa fra i giovanissimi diplomati della figura del modellista e dei tecnici tessili, pure tanto richiesti dalle aziende. Si tratterebbe davvero di un colpo basso per Padova che conta più o meno 2500 aziende operanti nel settore tessile e moda, e dove una ventata di innovazione, di creatività ma soprattutto di professionalità e talento non farebbe certo male.
La prima risposta al problema dovrebbe provenire dagli istituti di formazione, che potrebbero aggiornare i programmi e dare più spazio alla pratica in laboratorio piuttosto che non alla teoria in aula, e dai giovani padovani che dovrebbero scegliere corsi di studio in funzione delle proprie attitudini si, ma anche in funzione degli sbocchi lavorativi che il mercato propone.