Alcoa non va via, anzi, investe altri 20 milioni, arrivando ad un totale di 94,6 i milioni di euro che saranno investiti dagli americani in Italia, di cui 34,6 a Fusina, in Veneto, dove sarà sospesa temporaneamente la produzione di alluminio primario.
Alessandro Profili, responsabile per le relazioni con le istituzioni per l’ Europa dell’ azienda americana, ha dichiarato “Siamo fiduciosi che l’attività produttiva possa continuare, a condizione che la Commissione europea si esprima positivamente sul decreto energia per le isole maggiori e che si ottenga un prezzo competitivo per la fornitura di energia per almeno tre anni… il contratto dell’energia per i prossimi tre anni non è ancora stato formalizzato. Lo aspettiamo, perché è indispensabile per concludere nel modo migliore».
Mentre Bruxelles potrebbe, forse il 26 maggio, dare il via libera al decreto legge che potrebbe garantire delle agevolazioni sui costi alle aziende di Sardegna e Sicilia, senza che queste risultino un aiuto di Stato.
Ugo Cappellaci, governatore della Regione ha dichiarato “Esprimo grande soddisfazione per un risultato che lavoratori, istituzioni e sindacati hanno perseguito in modo unitario anche quando tutto sembrava perduto. Il primo pensiero va alle famiglie degli operai del Sulcis, che tanto hanno atteso questo momento, senza mai perdere la speranza”.
Intanto, in attesa di un piano industriale a tempo indeterminato, in questi tre anni gli investimenti garantiti da Alcoa saranno verificati annualmente in riunioni ad con Governo e sindacati.