La valorizzazione della professione di architetto è stata al centro del convegno nazionale svoltosi all’hotel Imperiale di Taormina.
Promotori dell’incontro, la Consulta regionale e gli Ordini degli Architetti di Catania e Messina, con il patrocinio del Comune di Taormina.
I temi scottanti del convegno sono stati la progressiva trasformazione del ruolo dell’architetto da professionista a imprenditore, per via delle regole degli appalti sempre più al ribasso che ledono la dignità professionale della categoria e la revisione dei percorsi formativi universitari per definire il ruolo univoco di questo professionista.
Revisisione da realizzare attraverso la presentazione di un’adeguata proposta di legge che chiarisca gli ambiti professionali dove questa figura è più adatta ad operare.
I rappresentanti della categoria presenti all’incontro si sono interrogati anche sulla necessità di “internazionalizzare” la figura dell’architetto che per le sue specifiche competenze può operare anche all’estero come è accaduto ad architetti di fama mondiale.
Lavorare solo in ambito locale, con la situazione di grave crisi in atto, con la concorrenza provocata da corsi di laurea che formano figure simili, ma ancora non riconosciute da alcun ordinamento, rendono difficile la sopravvivenza di una categoria che ha alle spalle un glorioso passato e davanti un futuro le cui scommesse sono tutte ancora da vincere.