Riforma del sistema pensionistico: i pro e i contro

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La riforma del sistema pensionistico è, insieme a quella del mercato del lavoro, una delle riforme più discusse degli ultimi anni. Anche la trasmissione Report ha approfondito l’argomento nel corso di un’inchiesta televisiva che ha lasciato i telespettatori sgomenti e arrabbiati. Il sistema pensionistico italiano si regge, infatti, su privilegi assurdi e anacronistici e totale disconoscimento dei diritti e della dignità.

Nel 1995, il primo duro colpo al sistema di calcolo delle pensioni che passa dal regime retributivo ( 80% dello stipendio) a quello contributivo ( si percepisce in base ai contributi versati). Il passaggio ha ridotto drasticamente le pensioni dei lavoratori, ma ha però, mantenuto alcuni privilegi che definire ingiusti suona quasi come un eufemismo.

Uomini di potere, funzionari, ex manager arrivano addirittura a percepire 90 mila euro mensili di pensione, mentre una folta schiera di cittadini rischia di ritrovarsi senza un soldo anche dopo aver pagato anni e anni di contributi. Succede a coloro che hanno cambiato spesso lavoro ed ai liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps.

I lavoratori flessibili delle pubbliche amministrazioni, per ricongiungere i contributi versati a diverse casse pensionistiche, debbono, a causa di una legge iniqua, effettuare il ricongiungimento a titolo oneroso, cioè versando somme anche di 200 mila euro all’istituto di previdenza.

I liberi professionisti senza cassa iscritti alla gestione separata Inps, a causa dell’aumento della contribuzione, si ritrovano a pagare somme esose per ricevere al termine della loro attività una pensione netta allo stesso livello della pensione sociale.

Il quadro è desolante e scoraggiante perché a questo punto sarebbe meglio non lavorare e farsi mantenere a vita da qualcuno in attesa della pensione sociale. Il sistema pensionistico appena descritto è solo frutto di egoismo, incompetenza e distorsioni legislative. Cominciamo a credere che un bicchiere di acqua sporca valga molto di più di coloro che hanno varato certe leggi.

Fonte immagine: gazzettadellavoro.com

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